Arthur Darry

Da Le Cronache del Drago Nero.

Figlio di Gregory Darry e Marygold Wayn, Arthur cresce ricevendo una buona istruzione sia nelle discipline militari che in quelle di gestione economica e politica. Il suo animo, infatti, lo porta ad essere curioso e perspicace fin dalla tenera età, distaccandolo non poco dagli insegnamenti del padre, maggiormente attaccato a una visione specificamente guerriera della propria casata e della nobiltà in generale. Anche per questo motivo viene quindi inviato come scudiero, all'età di 11 anni, a servire casa Blackwood nel battaglione nord di Terre dei Fiumi durante la Prima e successivamente la Seconda ribellione Blackfire. In questo periodo diventa quindi uomo e cavaliere, convertendosi inoltre alla fede negli Antichi Dei, praticata da Lord Roger Blackwood e da buona parte del suo seguito.
Successivamente all'incoronazione di Re Aerys Targaryen e al successivo Editto del 201 viene inviato ad Approdo del Re, pur non discendendo dal ramo principale di Casa Darry, per dimostrare fedeltà nei confronti della corona. Rimarrà per 2 anni a corte in capitale, dove conoscerà un mondo completamente diverso da quello visto fino a quel momento.
Tornato in Terre dei Fiumi, diventa Lord Reggente di Volo del Falco grazie alla sua abilità oratoria e al supporto di Casa Blackwood.
Si propone come l'unico candidato discendente da una famiglia di Terre dei Fiumi per il matrimonio con la Protettrice Lady Naerys Celtigar nel concilio dei Pretendenti a Pennytree del nono mese dell'anno 204AL.
Dopo che Lord Connor Royce viene scelto dalla Lady Protettrice come suo futuro marito, il ventitreesimo giorno del secondo mese dell’anno 205 AL, presso l’Eremo del Lupo, Ser Arthur Darry viene nominato Console delle Terre dei Fiumi da Lady Naerys Celtigar Blackwood.
Nel 206 AL Ser Arthur viene nominato dalla Lady Protettrice lord e Signore di Volo del Falco.
Il sesto giorno del terzo mese dell’anno 207AL, Lord Arthur Darry viene travolto da un’accusa di tradimento, quando il suo braccio destro, Ser Loric Dayne, attenta alla vita del Protettore Consorte Connor Royce, durante un ritrovo nobiliare a Riva del Cacciatore. Tuttavia il suo attentato fallisce, e il ser, spaventato dall’arrivo dei soccorsi, si taglia la gola, preferendo la morte all’arresto. Lord Arthur, messo alle strette, si difende dall’accusa di complicità, ma viene schiacciato dalla testimonianza di Lady Jacelyn Dondarrion. Secondo le parole della Lady, a Volo del Falco da tempo si ordiva una congiura ai danni del Protettorato, capeggiata da Lord Arthur in persona. Il Lord, di fronte alle accuse, non nega, anzi: rivendica ferocemente la paternità del tradimento, e si scaglia contro gli stranieri che hanno, a suo dire, conquistato e poi distrutto le Terre dei Fiumi. Sono le sue ultime parole. Poco dopo, tra un insulto e un’ultima accusa, anche Lord Arthur si toglie la vita. I più sospettano per non tradire, a sua volta, altri fedeli amici a causa della tortura.

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