Eremo del Lupo

Da Le Cronache del Drago Nero.

L'Eremo del Lupo è luogo sito sui monti ad est di Seagard sacro e caro ai Sette e ai Suoi Fedeli, secondo quanto si racconta in quelle terre, fin da tempi lontanissimi.
In questo luogo sorgono solamente poche costruzioni, un tempio dedicato ai Sette, indubbiamente il più ricco e curato della zona, molto frequentato dagli abitanti del villaggio più vicino, a qualche ora di distanza. Le altre strutture compongono un ricovero destinato ad ospitare i viaggiatori e i fedeli in pellegrinaggio.
Numerose sono le storie e le leggende che si narrano su questo luogo.

Il ventiduesimo e il ventitreesimo giorno del secondo mese dell'anno 205 AL, proprio in virtù della sua sacralità, viene scelto da Ser Edwart Mallister, erede di Lord Jaime Mallister, come luogo per celebrare assieme ai Lord dei Fiumi la riapertura politica e sociale della città di Seagard e qui svolgere l'antico rituale di purificazione che solitamente si svolge ogni anno nel tempio principale della città.

Leggende del posto.

Nascita del Giorno della Purificazione
Il luogo oggi chiamato Eremo del Lupo, un luogo il cui nome originale è stato perso, o meglio, ne per il quale esistono così tante diverse versioni che non si sa più quale sia la verità, era un tempo scenario di atroci sofferenze. Lì, quasi a metà strada tra l’Occhio degli Dei e il Regno del Nord, sorgeva una radura. Proprio in quel luogo, si narra, si riunissero uomini che qualcuno chiamava Sacerdoti, ma che in realtà si nascondevano dietro un nome tanto importante solo per ingannare le genti.
La crudele Dinastia del Lupo li comandava, uomini tanto spietati da essere chiamati come la più pericolosa delle bestie, L’ultima di questa famiglia fu il Lupo Bianco, una strega che era solita ammaliare gli uomini per condurli alla morte. Morsan Mallister era un uomo di bell’aspetto dall’animo nobile, secondogenito del Signore di Seagard , noto per il suo agire coraggioso e il suo cuore puro e devoto ai Sette. Seagard era ormai una fortezza a quel tempo e Casa Mallister una famiglia importante e in via di espansione, guidata dalla fede dei Sette.
Con le sue gesta conquistò la fiducia degli abitanti di quelle terre che oggi compongono i domini di Seagard e che all'epoca erano preda del caos. Gli uomini guidati dalla strega Lupo Bianco però continuarono imperterriti. I loro riti di sangue, nei quali ogni essere vivente era sacrificio, perseguivano. Non solo animali, ma donne, vergini e bambini venivano rapiti e privati della vita tingendo di rosso la radura e impregnando l'aria di grida e sofferenza.
Morsan, assieme a Septon Bonnevir, noto per la sua fede incrollabile e il suo coraggio nell'agire contro i malvagi, condussero i fedeli fino all'eremo in una notte in cui Lupo Bianco praticava uno dei suoi sacrifici.
I fedeli lottarono coraggiosamente, incoraggiati dalle preghiere del Septon e, si narra, resi forti dal Fabbro e coraggiosi dal Guerriero che quella notte benedirono gli animi dei presenti. Tanta era la forza degli uomini guidati dagli Dei che riuscirono a sopraffare la strega, bruciata, con i resti ormai abominevoli dei suoi rituali.
Quando il luogo fu di nuovo vergine, fu consacrato da una grande preghiera guidata da Septon Bonnevir ai Sette. Egli decantò con gloria quel giorno e per sempre ricordò le vite dei fedeli persi in quel giorno, martiri per il bene dei loro cari. Dopo questi avvenimenti Morsan divenne Lord di Seagard, dopo che il fratello maggiore, ispirato dalle sue gesta, decise di dedicare la sua vita agli Dei facendosi Septon.
Da sempre, nelle terre di Seagard, tali avvenimenti vengono ricordati con la celebrazione del Giorno della Purificazione, perchè mai tanto male possa tornare.

Il tesoro dei Mallister.
All’epoca di Lupo Bianco, sotto la collina si trovava quel che rimaneva di un filone d’oro e la miniera in fermento per la sua estrazione. Col tempo, però, la miniera stava andando ad ad esaurirsi. Prima che ciò accadesse, un pochino per volta, di nascosto dalle guardie, alcuni dei minatori iniziarono a nascondere il minerale con l’idea che un giorno o l’altro avrebbero diviso il bottino e sarebbero fuggiti per darsi alla bella vita.
Quando si approssimava il momento della baldoria, però, i minatori iniziarono a litigare, sempre più spesso, sempre più violentemente, fino ad uccidersi a vicenda. In molti dopo di loro hanno cercato il tesoro, ma si narra che chiunque si avvicini abbastanza al suo ritrovamento finisca per trovare anche la sua fine.
Qualcuno dice sia tutto causato da una maledizione dei Sette Dei derivata dagli accadimenti, qualcuno come vendetta dello spirito di Lupo Bianco. La storia dell’accaduto è stata tramandata, il luogo è rimasto sconosciuto. In pochi in realtà oggi lo cercano o ne parlano ancora, tutto per paura della maledizione.

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