Lucio

Da Le Cronache del Drago Nero.

Giunge nelle Terre dei Fiumi nel 200AL, originario di Dorne.
Entra ben presto nella Gilda degli Speziali sotto la guida di Lady Naerys Celtigar e facendosi notare per le sue eccellenti abilità e come parte del seguito di Lord Axell Ashford.
La sua scalata nei ranghi della gilda è veloce e in soli due anni arriva a ricoprire la carica di Capo Sezione inerentemente ai funghi e ai veleni e divenire un maestro alchimista rinomato in tutto il regno, per quanto spesso coinvolto in avvenimenti dalla dubbia moralità. Partecipa a gran parte degli eventi pubblici in qualità di mastro alchimista e rappresentante della gilda.
Col tempo si allontana sempre più dal Seguito di Lord Ashford e nel 202 si sposa con la mercantessa Keith per amore.
Il dodicesimo giorno del quinto mese dell’anno 203AL viene accusato di essere colpevole di aver violato le leggi del Lord Protettore ed aver somministrato sostanze proibite. In seguito ad accertamenti e interrogatori portati avanti dal Piromante Thormund e Lord Connor Royce stesso, viene appurata la sua colpevolezza giungendo ad una confessione, ma grazie prima a Lady Clary Ashford ed in seguito a Lord Axell Ashford, che si propongono di pagare in nome del loro sottoposto così da attenuare la pena, e grazie a quelle che vengono considerate attenuanti dovute agli eventi che hanno portato la violazione della legge non viene condannato alla pena di morte. Per questi motivi çord Axell Ashford viene privato di un dito del piede con l’assistenza dei cerusici tra cui la moglie e Prosper Ambrose; Lucio viene invece ammonito con una ferita a forma di “X” sulla schiena inflitta in pubblica piazza ad inflitta dai piromanti, Thormund e Eileanoire.
Si unisce nel 204 al seguito di Dahlya Manwoody assieme alla moglie.
Nel decimo giorno dell’undicesimo mese dell’anno 204 AL è coinvolto in quella che, secondo i racconti, doveva essere una festa privata a stampo Dorniano, nella quale vengono utilizzati elementi afrodisiaci e nella quale rimangono coinvolte loro malgrado alcune nobildonne. A seguito degli incresciosi avvenimenti, assieme agli altri coinvolti nel fatto, secondo la legge, viene condannato a morte.

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