Ordine dei Maestri della Cittadella

Da Le Cronache del Drago Nero.

Nelle terre dell’Altopiano, presso Vecchia Città, ha sede l’antico ordine dei Maestri della Cittadella, custode della conoscenza del Reame.
L’ordine è unicamente composto da uomini: i maestri. Questi sono dotti consiglieri, studiosi e scienziati; non esiste di fatto un ambito di conoscenza non esplorato dalle loro sagge menti.
I Maestri si considerano servi di Westeros e tutto il suo popolo e non dovrebbero avere alcuna appartenenza politica. Dopo aver forgiato la sua catena, una maestro viene assegnato a un castello, magione o un territorio, non necessariamente a servizio di un nobile, ma anche a servizio di un popolo che vi risiede.
L’ordine ha per simbolo una catena dorata circolare composta da 12 anelli su sfondo bianco.

La Cittadella.

Circondate da basse mura o edifici perimetrali, le cupole e le torri della Cittadella si levano su entrambe le sponde del fiume, collegate tra loro da ponti di pietra e circondate da padiglioni e case. Esse ospitano tutte le strutture, da studi, uffici e classi, a dormitori e refettori, alla grande biblioteca. Strutture notabili sono l'Isola dei Corvi, dove si trovano le corverie, la Grande Biblioteca, la Corte del Siniscalco, il luogo in cui accoliti e novizi vengono puniti, e la Forgia, una grande sala dove viene celebrato il rito di forgiatura degli anelli. Quattro sono gli ingressi principali circondati da grandi statue.

La Biblioteca.

All’interno della Cittadella è presente la biblioteca dalle dimensioni maggiori di qualsiasi altra presente sul continente, custode di un numero di libri inquantificabile. Ogni ambito di studio possiede la propria area, composta da scaffali colmi dei tomi riguardanti tale materia.
La zona proibita è un’area della biblioteca preclusa alla maggior parte dei maestri, essa risulta accessibile solo agli Arcimaestri ed a figure con uno specifico permesso.

Divenire Maestri.

A figure di sesso maschile di qualsiasi ceto è concesso di unirsi all’ordine. In seguito all’ottenimento della catena si viene spogliati da qualsiasi cognome e diritto nobiliare, facendosi così conoscere solo dal proprio nome proprio e dal titolo di maestro.
Ogni aspirante alla carica di maestro deve prendere comprensione delle regole da rispettare all’interno dell’ordine:
Un Maestro consiglia, non comanda.
Un Maestro non è fedele al Signore di cui è mentore, consigliere, curatore, ma è fedele alle mura: deve servire, indipendentemente da chi regge il Castello.
Un Maestro non serve sé stesso, ma il Westeros: per questo motivo nel momento del giuramento dimenticherà i suoi natali e giurerà di non prendere mai moglie.
Un Maestro sentirà il morso della sua catena finché non esalerà il suo ultimo respiro: solo il Conclave può strappargliela se scoperto ad approfondire la Necromanzia.
Un Maestro è umile: vestirà di tuniche e prediligerà i muli e agli asini per spostarsi da un luogo all'altro piuttosto che le comodità delle portantine.
Un Maestro è saggio e la saggezza può solo essere acquisita con il trascorrere del tempo.
Un Maestro può lavorare per mantenersi e usare la sua conoscenza per guadagnare il suo pane ma non cercherà mai di lucrarci per l'arricchimento fine a se stesso.

Un novizio prima di avere l’occasione di forgiare la propria catena deve dedicare numerosi anni alla propria formazione, riservandosi inizialmente allo studio di basi imprescindibili quali la matematica, la storia dei Sette Regni, il saper leggere, lo scrivere e l’utilizzo dei corvi per inviare missive. Ottenute le nozioni necessarie a qualsiasi maestro, si passa alla specializzazione in alcuni fra gli innumerevoli ambiti di studio presenti alla Cittadella.

Ogni novizio, la notte precedente alla forgiatura del primo anello, deve presenziare al rito delle tre candele. Esso consiste nel vegliare per una notte intera, nella solitudine e nell’oscurità, le candele Valyriane presenti all’interno della Cittadella. La luce di queste accentua i colori dell’ambiente circostante: il bianco diviene brillante quanto la neve appena caduta, il rosso accecante quanto la fiamma più incandescente, il nero assume la tonalità del vuoto più assoluto. Il fine di questa usanza è il mostrare ai futuri Maestri che, anche in seguito a tutto il sapere ottenuto, esistono comunque fatti incomprensibili.

Triumvirato e Arcimaestri.

Un Maestro che negli anni ha saputo distinguersi per la sua conoscenza in una determinata materia, mostrando competenze superiori, può aspirare alla relativa carica di 'Arcimaestro'. Vi è un unico Arcimaestro per ambito di studio, egli rappresenta il punto di riferimento per ogni altro Maestro studioso di tale materia, indirizzandolo nello studio e talvolta collaborandoci per talune ricerche.
Fra i numerosi ambiti di studio presenti all’interno della Cittadella, ve ne sono alcuni dotati di maggiore rilevanza:

  • Agricoltura, anello in stagno;
  • Alchimia, anello in piombo;
  • Araldica, anello in ottone;
  • Corveria, anello in ferro nero;
  • Economia, anello in oro giallo;
  • Etichetta e protocolli, in oro rosa;
  • Governo, anello in platino;
  • Guerra, anello in ferro;
  • Lingue, in oro bianco;
  • Medicina, anello in argento;
  • Metallurgia, anello in acciaio pallido;
  • Religione, anello in peltro.


L’ambiente presente alla Cittadella permette a qualsiasi membro dell’ordine di espandere il proprio sapere in ognuna delle sopracitate materie.
In seguito a consultazioni fra gli stessi Arcimaestri, vengono scelti coloro che costituiranno il 'Triumvirato'. Composto da tre figure, esso è a capo dell’intero ordine e ne gestisce ogni aspetto.
Altro ruolo di competenza degli Arcimaestri è la scelta di colui che dovrà ricoprire il ruolo di 'Gran Maestro'. Quest’ultimo ha per compito quello di consigliare il Re, nonché di condividere il proprio sapere con gli altri membri del Concilio Ristretto presso la Capitale.

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